Stanco di pagare l'assegno di mantenimento al tuo ex coniuge?

Lo scopo dell’assegno di mantenimento è quello di tutelare i figli e il coniuge economicamente più debole di fronte agli squilibri determinati dalla separazione dal divorzio.

Tuttavia, l’assegno di mantenimento non è immutabile nel tempo ma può essere fatta una richiesta per la riduzione o addirittura per l’annullamento.

Quando si perde il diritto di mantenimento

Il coniuge interessato può fare ricorso per la riduzione o annullamento degli alimenti quando:

  • L’ex coniuge lavora con regolare busta paga, il suo reddito sarà valutato dal giudice che, nel caso in cui le condizioni economiche di entrambi siano equilibrate, potrà ridurre o completamente annullare l’assegno di mantenimento.
  • L’ex coniuge ha una relazione stabile anche non convivente, verrebbe meno nel momento in cui la stessa abbia dato avvio ad una nuova relazione sentimentale contraddistinta dagli essenziali i presupposti della stabilità e continuità.


La figura dell’investigatore privato in questi casi è molto importante in quanto può accertare la realtà dei fatti tramite l’azione del pedinamento, azione è questa che non può essere eseguita dal coniuge richiedente la riduzione o l’annullamento dell’assegno di mantenimento.

Grazie al nostro intervento possiamo dimostrare tramite una relazione stilata ad hoc la nuova vita sentimentale o lavorativa dell’ex coniuge, che potrà essere presentata al giudice in fase di rivisitazione del caso in tribunale tramite l’avvocato.

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