La legge 5 febbraio 1952 n. 104, nota come legge 104/92, è il riferimento legislativo per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili.

Alcune categorie di lavoratori hanno diritto ad usufruire di alcune ore o giornate di permesso retribuito per prestare assistenza ai familiari disabili.

Chi durante la giornata di permesso retribuito per assistere il familiare disabile svolge mansioni non interamente dedicata adesso commette un reato. Non solo nei riguardi del datore di lavoro, ma anche nei confronti del sistema previdenziale nazionale.

Questo perché una simile condotta viene a palesarsi come lesiva della buona fede del datore di lavoro, privandolo in maniera ingiusta della prestazione lavorativa. In aggiunta, tale comportamento, fa nascere anche una responsabilità penale a carico dell’abusante che potrebbe sfociare in un procedimento a suo carico per il danno subito dallo Stato.

Abusare dei permessi della legge 104 potrebbe, pertanto, portare ad un licenziamento per giusta causa e può essere effettuato anche senza alcun preavviso.

Gli investigatori privati, incaricati dal datore di lavoro, possono smascherare tutti quei dipendenti che abusano di questi permessi.il risultato delle attività investigative condotte dall’investigatore privato possono essere portati in tribunale.

La Cassazione ha ribadito più volte che assumere un investigatore privato per accertare la condotta sleale dei propri dipendenti sia un sacrosanto diritto per il datore di lavoro che, altrimenti vedrebbe danneggiato senza possibilità di difendere il patrimonio aziendale.

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