L’uso improprio dei permessi per la Legge 104 può causare il licenziamento da parte del datore di lavoro.

International Partenopol svolge attività investigative finalizzate alla raccolta delle evidenti prove utili a verificare il reato da parte del dipendente che utilizza i permessi in modo diverso. 

Se il dipendente invece di accudire il familiare malato svolge attività personali, il datore di lavoro può interrompere il rapporto lavorativo in modo immediato.

Il dipendente sta commettendo una vera e propria truffa sia al datore di lavoro, perché utilizza un permesso pagato in maniera non veritiera, ma anche nei confronti dell’INPS, ente erogatore della prestazione.

Il licenziamento per giusta causa è, in questi casi, lo strumento che attesta l’importanza della condotta, e come tale può essere svolto anche senza preavviso, ovvero, in modo immediato.

A CHI SPETTANO I PERMESSI?

I permessi della L.5 febbraio 1992, n.104 per il settore privato, e Dlgs 151/2001 per il settore pubblico spettano a:

• Lavoratori dipendenti sia pubblici che privati;
• Dipendenti con gravi disabilità;
• Genitori dipendenti di figli con gravi disabilità;
• Genitori, coniugi, parenti entro il 2° grado.

SONO ESCLUSI DALLA RICHIESTA:

• Lavoratori autonomi;
• Lavoratori a domicilio;
• Lavoratori domestici;
• Lavoratori agricolo a tempo determinato, impiegati a giornata.

L’art. 33 stabilisce la possibilità di richiedere fino a 3 giorni al mese oppure ad orario frazionato. La frazionabilità viene decisa in base al limite orario mensile.

COME DENUNCIARE L’ABUSO DELLA LEGGE 104

Con la finalità di far valere questo principio, il datore di lavoro, può incaricare International Partenopol a raccogliere elementi di prova a supporto dell’abuso dei permessi. 

Tutta l’indagine viene documentata attraverso prove testimoniali e documentali (video e foto) utilizzabili in sede giudiziaria.

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